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IL COMITATO USCITA UE:
– Considerando che non è permesso abrogare con referendum ex art. 75 della Costituzione le leggi di ratifica di trattati internazionali.
– Considerando che la Costituzione italiana a livello nazionale non prevede altro genere di referendum (quello confermativo costituzionale ex art. 138 riguarda leggi di natura costituzionale)
– Considerando il precedente referendum di indirizzo (consultivo) che è stato istituito con legge costituzionale nel 1989
PROPONIAMO:
L’unico modo per far conoscere la volontà del popolo sovrano, sia al Consiglio Europeo e sia al Parlamento italiano, è quello di richiedere un altro referendum di indirizzo mediante una proposta di legge costituzionale ai sensi dell’art. 71 Cost.
Per fare questo occorre:
- 1. Presentare il disegno di legge di iniziativa popolare – visto che NESSUN PARTITO lo vuole presentare – alla Corte di Cassazione attraverso un comitato (promotore) composto da almeno 10 cittadini elettori.
- 2. Attendere la pubblicazione del disegno di legge sulla Gazzetta Ufficiale
- 3. Raccogliere almeno 50 mila firme autenticate e certificate apposte su appositi moduli vidimati ed inviarle assieme al disegno di legge alla presidenza della Camera o del Senato entro 6 mesi dalla data di pubblicazione dell’iniziativa nella Gazzetta Ufficiale
E’ l’unico modo per esercitare legittimamente la sovranità che ci appartiene.
Per portare a compimento questa iniziativa occorrono volontari nella sua diffusione e nella raccolta delle firme necessarie che avverrà nelle modalità descritte nella guida (vademecum) che troverete alla pagina “Come aiutare” e “Cosa proponiamo”.
Essendo un comitato APARTITICO è bene precisare che tutti possono collaborare alla raccolta delle firme purché, nel caso di partiti o politici, non si espongano locandine, loghi o bandiere di partito ai banchetti di raccolta firme.
Contiamo sulla collaborazione di tutti perché la buona riuscita è a beneficio di tutti e della sovranità che appartiene a tutti.